venerdì 11 giugno 2010

4 pagine su DPI MAGAZINE

Nel numero di Giugno di Dpi magazine (rivista di riferimento in oriente per grafica, design, illustrazione, edita in Taiwan) c'è uno speciale su Bologna Fairyland. Al mio lavoro sono dedicate queste quattro pagine.
ecco il breve testo che le accompagna:




Philosophy of art :

I don’t like to think illustration as something just dedicated to children

or to be considered just an illustrator for children. I like to think of

myself simply as a creator of images. I think that an illustrator should,

create illustrations with the right visual approach, using a technique

and a language to suit the context in which he operates. I love to

change depending on whether I find myself in front of a magazine of

psychology rather then politics or a children's book. I can’t be forced

to a same unique way of painting illustrations. Every new project is

something original and must be dealt in a personal way. I think an

important thing is to have a good visual culture.

A password to “Childhood Fairyland” :

“Do dark, lie down on the bed, close your eyes and go to the doze;

Ok, you're ready for takeoff ...”



copertina per il Venerdì di Repubblica




ecco la tavola definitiva in pagina

giovedì 10 giugno 2010

bozzetti per il Venerdì di Repubblica


In questi giorni ho lavorato ad una illustrazione di copertina per il Venerdi di Repubblica (in uscita domani). Il tema del servizio è: "Il popolo delle partite Iva". A grandi linee nell'articolo si parla dell'uso sempre più diffuso da parte dei datori di lavoro di licenziare i propi dipendenti per poi riassumerli come liberi professionisti con partita iva. In questo modo tutti gli oneri e i rischi ricadono sul lavoratore, malattia, ferie e quant'altro. Addirittura questo trattamento viene imposto a chi lavora nell'edilizia o nelle cave.


Ho proposto inizialmente tre ipotesi, eccole:




prima immagine: un operaio diviso a metà tra gli abiti del suo lavoro e la divisa di un manager

.




seconda ipotesi: un piccolo operaio che cammina spaesato in una selva di manager giganti rischiando di finire schiacciato nella giungla di un mercato del lavoro privo di regole e protezioni.

Terza ipotesi, più politica: un tritacarne dove vanno a finire i lavoratori. Il solo fine è aumentare il profitto dell'impresa






quest'immagine, giudicata un pò forte ha portato alla realizzazione di una quarta matita: il tritacarne diventa una macchina immaginifica che trasforma i lavoratori in tanti piccoli liberi professionisti. A manovrarla, in secondo piano, un avido figuro. Questa è la matita che è stata approvata.










mercoledì 9 giugno 2010

aggiornamento sito

In questi giorni siamo al lavoro sul sito www.albertoruggieri.net . Lavori di aggiornamento e di riorganizzazione del materiale per una migliore fruizione. Negli ultimi tempi infatti le continue aggiunte dell'ultimo minuto hanno reso il sito un pò confuso.
Spero a breve il varo della nuova versione aggiornata